Il Trasporto merci su strada è una delle due tipologie di trasporto merci via terra insieme al trasporto su rotaia ed è il metodo più indicato per effettuare spedizioni su tragitti solitamente brevi e che necessitino di una consegna door to door in tempi ridotti.

Rispetto alle altre tipologie di trasporto, infatti, il trasporto merci su gomma offre maggiore flessibilità e personalizzazione, e consente di arrivare direttamente a destino senza avvalersi di altre modalità di carico.

Il trasporto internazionale di merci su strada viene regolamentato dalla Convenzione C.M.R. (Convention relative au contrat de transport international de marchandises par route), stipulata a Ginevra il 19 maggio 1956, ratificata dall’Italia nel 1960 e aggiornata con protocollo di modifica a Ginevra, il 5 luglio 1978. Ad oggi hanno aderito alla Convenzione di Ginevra tutti gli Stati europei, oltre a Marocco e Tunisia per l’Africa e alcuni Stati dell’Asia Centrale e del Medio Oriente.

Qualunque trasporto merci via strada che parte dal nostro Paese per raggiungere ogni altro Stato, anche non facente parte della Convenzione, è regolamentato dalla CMR.

Il documento che regola il contratto di trasporto internazionale delle merci su strada è la Lettera di Vettura internazionale, chiamata anch’essa per comodità CMR.

Per approfondire l’argomento consulta l’articolo relativo ai Documenti di trasporto internazionale.

Il trasporto di merci su strada rappresenta in Italia la modalità largamente più utilizzata, tanto che nel 2020 ha spostato 933 milioni di tonnellate di merci (fonte Istat), con 133 tonnellate per km2. Nell’ultimo decennio, però, si è assistito a un pesante calo delle merci movimentate su gomma, con una perdita complessiva del 21,5%.

Alla fine del 2022, la Commissione Europea ha approvato un regime italiano da 110 milioni di euro, sotto forma di sovvenzione diretta, con l’obiettivo di incoraggiare il trasferimento modale delle merci dal trasporto su strada al trasporto su rotaia. L’aiuto si pone come incentivo all’adozione di una tipologia di trasporto più ecologica, per contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e della congestione stradale.

Quali sono le modalità di carico nel trasporto merci su gomma?

Il trasporto merci su strada prevede due diverse possibilità di carico: a regime completo (Full Truck Load) o a groupage (Less Truck Load).

  • Full Truck Load (FTL): si tratta di un trasporto verso un’unica destinazione in cui l’intero spazio disponibile del mezzo è occupato dalle merci di un unico mittente. Nel caso di spedizioni sufficientemente voluminose o pesanti da riempire il mezzo di trasporto è la soluzione migliore, sia per la velocità che per i minori rischi, non dovendo effettuare trasbordi intermedi o caricare merci da mittenti diversi, col pericolo di danneggiamento.
  • Less Truck Load (LTL): conosciuto soprattutto come groupage, il Less Truck Load identifica un trasporto di merci provenienti da mittenti diversi, raggruppate attraverso un’operazione di consolidamento e che viaggiano verso più destinazioni. La spedizione sarà dunque più lenta, a causa delle varie soste, oltre che esposta a un maggiore rischio di danni durante le manovre di carico e scarico, ma avrà il vantaggio di essere meno costosa grazie alla suddivisione della tariffa tra i vari committenti.

Vantaggi e svantaggi del trasporto di merci su strada

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di spostare le merci via strada? Come anticipato, il principale punto a favore del trasporto merci su gomma è sicuramente la facilità di consegna, che, al contrario delle altre modalità di carico, può essere effettuata direttamente presso il luogo di destinazione con un sistema door to door, senza avvalersi di mezzi di trasporto aggiuntivi.

Oltre ai vantaggi e agli svantaggi relativi al FTL e al LTL, vediamo quindi una panoramica del perché preferire o meno il trasporto su strada in generale, a seconda delle esigenze del proprio carico.

Vantaggi del trasporto merci su strada Svantaggi del trasporto merci su strada
  • Consegna porta a porta: il maggiore vantaggio del traffico merci su gomma è la possibilità di una consegna door to door, senza ricorrere ad ulteriori mezzi.
  • Velocità e convenienza: specialmente su tragitti brevi e a regime completo, l’autotrasporto è la modalità più rapida ed economica.
  • Flessibilità: maggiore possibilità di personalizzare la partenza.
  • Spazio limitato: fra tutti i mezzi di trasporto, questo è il più soggetto a limitazioni di spazio, avendo una capacità di carico limitata.
  • Rischi del traffico: tra congestione stradale, di cui è corresponsabile, e rischio di incidenti, il trasporto su gomma è esposto a possibili ritardi e danni alla merce.
  • Inquinamento: nonostante gli interventi per renderlo più sostenibile a livello ambientale, il trasporto su strada è ancora responsabile del 25% del totale di emissioni di gas serra prodotte dal settore trasporti in Italia (mentre il 69% è causato dalle auto).

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Tipologie di mezzi di trasporto su gomma più utilizzate

A dispetto del nome comunemente utilizzato per i veicoli che trasportano merci su strada, ossia “TIR”, in realtà tra i vari automezzi questo termine non compare, in quanto la sigla TIR altro non è che Transports Internationaux Routiers, una Convenzione europea siglata a Ginevra nel 1975, nella quale è stato standardizzato un documento doganale che prende il nome, appunto, di “carnet TIR”.

Quali sono i mezzi del trasporto su strada?

I due mezzi più frequentemente utilizzati nel trasporto su gomma internazionale sono:

  • l’AUTOARTICOLATO: un trattore stradale, combinato a un semirimorchio lungo non più di 13,60 m. In un percorso è possibile agganciare il semirimorchio a differenti trattori o impiegare un trattore per muovere diversi semirimorchi
  • l’AUTOTRENO: una motrice-autocarro unita a un rimorchio, per movimentare volumi più grandi rispetto all’autoarticolato. In questo caso sul trattore stradale troviamo la cabina, ma non il vano di carico.

Esistono inoltre mezzi diversi impiegati a seconda del tipo di carico:

  • AUTOCARRO: dotato di maggiore mobilità ma di minore capacità di carico, utile in caso di consegne urgenti o di colli di piccole dimensioni.
  • AUTOCARRI CISTERNA: per trasportare liquidi.
  • AUTOCARRI SILOS: per trasportare polveri.
  • AUTOCARRI FRIGORIFERI: per merce che necessita di una conservazione a temperatura controllata.
  • BISARCHE: per il trasporto di autovetture.

Se invece il carico è caratterizzato da dimensioni o peso fuori standard, si opterà per il trasporto eccezionale, per il quale si dovrà prevedere un’organizzazione complessa e dettagliata.

Quali sono gli Incoterms del trasporto merci su strada?

Non esistono rese relative al solo trasporto su gomma, ma tra gli Incoterms 2020 applicabili a tutti tipi di trasporto, anche in caso di trasporto su più mezzi, rientrano i seguenti termini:

  • EXW – Ex Works o Franco Fabbrica

Il venditore ha l’unico obbligo di fornire le merci nel posto e nella data concordati, accompagnate anche dalla sola fattura, senza il documento di trasporto. Tutti gli altri oneri e responsabilità ricadono sull’acquirente, il quale ha però il controllo dell’intera transazione.

  • FCA – Free Carrier o Franco Vettore

Chi vende provvede a consegnare la merce nel luogo stabilito (ad es. un terminal o un magazzino), avendo da qui in avanti lo sdoganamento in export come unico obbligo, se previsto, mentre costi e responsabilità ricadranno sul compratore.

  • CPT – Carriage paid to o Trasporto pagato fino a

Gli obblighi sono suddivisi come nella resa FCA, con la sola differenza che chi vende si fa carico anche dei costi della spedizione fino al posto concordato con l’acquirente.

  • CIP – Carriage and Insurance paid to o Trasporto e Assicurazione pagati fino a

La regola CIP aggiunge alle responsabilità della resa CPT per chi vedne anche l’obbligo di ottenere una copertura assicurativa che, a partire dalla nuova edizione degli Incoterms, copra “tutti i rischi”, cioè una copertura assicurativa predefinita ICC A o equivalente.

  • DPU – Delivered at Place Unloaded o Reso al Luogo di destinazione Scaricato

Ex resa DAT, la clausola DPU stabilisce che il luogo di consegna della merce può essere ovunque e non solo un terminal. Secondo questo Incoterm il venditore si fa carico di tutti i rischi legati al trasporto e allo scarico dei beni fino a destino.

  • DAP – Delivered at Place o Reso al luogo di destinazione

Chi vende si assume costi e rischi fino al luogo concordato e, se del caso, deve sdoganare la merce all’esportazione. Non ha invece l’obbligo di sdoganare la merce all’importazione o pagare possibili diritti di importazione.

  • DDP – Delivered Duty Paid o Reso Sdoganato

Il venditore deve adempiere a tutti gli obblighi relativi a rischi e spese di trasporto fino a destinazione, compreso sdoganare la merce sia all’esportazione che all’importazione, occupandosi di tutte le formalità doganali. La resa DDP è sostanzialmente l’opposto dell’Incoterm ExW in termini di responsabilità per il venditore.

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Come si calcola il costo del Trasporto merci su strada?

I mezzi del trasporto stradale, rispetto a navi e aerei, hanno dimensioni standardizzate, dovute a misure massime di lunghezza, larghezza e altezza che devono rispettare limiti molto stretti per circolare in sicurezza. Ne consegue che il rapporto tra portata (tonnellate) e capacità (metri cubi) considerato “normale” sia di 20/60 (20 tonnellate x 60 m3) oppure 24/72 (24 tonnellate x 72 m3), che significa che il peso minimo di ogni metro occupato dalla merce caricata deve essere di 333 Kg.

Il coefficiente di calcolo per il trasporto stradale è dunque 1m3 = 333 Kg.

Tutto ciò che esula da questo rapporto è considerato trasporto eccezionale e il calcolo del nolo non sarà effettuato sul peso reale della merce, ma verrà definito il peso tassabile moltiplicando il volume per 333.

Arrotondamento: per quanto riguarda il trasporto stradale si procede arrotondando al quintale e al centimetro superiore.

Facciamo un esempio:

un collo che misura 450 cm (larghezza), 500 cm (lunghezza) e 40 cm (altezza) ha un volume (LxLxH) di 9 m3 e un peso di 2,5 tonnellate. Ogni m3 avrà quindi un peso di circa 277 Kg, inferiore al peso minimo convenzionale. Invece del peso reale sarà perciò calcolato il peso tassabile, dato dal volume moltiplicato per 333, cioè 9 x 333= 2997 Kg, che sarà poi arrotondato a 3000 Kg.

Nel caso in cui ad essere fuori standard sia un notevole ingombro lineare del carico, con merci che occupano in lunghezza una parte cospicua del pianale (soprattutto nell’eventualità di beni considerati fragili o dalle forme irregolari e quindi non impilabili) il vettore considera ottimale un peso di 1900 Kg per metro lineare di lunghezza. Qualora il peso della merce fosse più basso e non rispettasse questo parametro, si utilizzerà il peso tassabile, moltiplicando la lunghezza del collo per 1900.

Quello che è evidente, è che la tariffa applicata sarà quella più favorevole al vettore, il quale tra peso reale e peso tassabile utilizzerà sempre quello maggiore dei due, a lui più ottimale.

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